Il mio lavoro si sviluppa attorno alla ricerca della testimonianza

Questa ricerca mi ha portata ad un continuo fluire dall’ambito del teatro antropologico a quello della performance e dell’arte visiva per appropriarmi infine di un linguaggio multidisciplinare, ibrido e personale che mi permette di creare ponti di significato tra l’azione artistica e il pubblico, che spoglio della sua pluralità anonima si trasforma in testimone.

Dopo anni di lavoro in ambito teatrale e performativo ho iniziato a sentire il bisogno di superare il limite temporale e fisico del palco e delle pareti, spingendomi nel campo della partecipazione attiva e dell’azione plastica, in uno spazio dove artista e pubblico lavorino insieme per definire nuovi paradigmi e legami che richiedano all’arte una coscienza sociale e politica aperta e diretta.

in corso

Fusion Art Center

Residenza Artistica  2022

Chiapas, Messico. A cura di Giovanna Maroccolo

Il concept della residenza nasce da un'istanza politica e sociale, dove l'arte e l'artista emergono solo alla fine del processo

La residenza ha la peculiarità di essere, soprattutto nella prima fase, un'azione politica che vede gli artisti prima come attivisti e solo poi come interpreti. Si svolgerà all' interno delle comunità Zapatiste come parte delle Brigate di Osservazione Civile (BriCo). L'organizzazione mantiene diversi Campi Civili di Pace in Chiapas, il cui compito è quello di monitorare gli attori e gli effetti del conflitto interno attraverso strumenti di documentazione e osservazione sistematica nelle comunità a rischio di aggressione e violazione dei diritti umani, promuovendo la solidarietà della società civile con processi locali.